Barbara Fiorio è una scrittrice genovese che amo molto e come me la amano anche i lettori del nostro gruppo, quindi mi fa davvero piacere parlarvi un po’ del suo ultimo libro, uscito la scorsa primavera per Feltrinelli.
“Vittoria” è innanzitutto il nome della protagonista di questo romanzo, ma ha anche il significato di successo e rinascita. Perché Vittoria è una donna forte, che nasconde le sue fragilità, ma quando un bel giorno il suo compagno, Federico, la lascia ogni sua certezza crolla e non solo la sua vita sentimentale ma anche quella lavorativa ha una forte battuta d’arresto: Vittoria che è una fotografa pubblicitaria perde completamente l’ispirazione. Ma la vita continua e le bollette vanno pagate, bisogna rimboccarsi le maniche e continuare a camminare perché chi si ferma è perduto. La grande fortuna di Vittoria è avere intorno una fitta rete di amici, che come dei veri ultras tifano per lei e non l’abbandonano. In prima linea c’è Alice, una vera forza della natura, che non manca di rimproverarla, fondamentalmente per scuoterla. Non posso non menzionare Sugo, il coinquilino di Vittoria, un bellissimo e simpatico gattone: “Sugo mi aspetta davanti alla porta, miagola, è palesemente contrariato per essere passato da una casa con due umani a disposizione, a una vuota e silenziosa, con me che spunto una volta al giorno per lasciargli le crocchette, pulirgli la sabbia, chiedergli scusa e uscire di nuovo.” Barbara Fiorio condisce tutto con una buona dose di ironia, che per chi la conosce come scrittrice, sa essere la sua cifra stilistica, ma è arricchito anche di sentimenti nudi e crudi che raccontano di una protagonista delusa che fatica a ritrovare la fiducia in sé stessa. La svolta ci sarà quando Vittoria, per sbarcare il lunario deciderà di apportare un cambiamento alla sua vita, senza crederci minimamente e con grande scetticismo, ma la sua capacità psicologica di saper leggere le persone l’aiuterà ad inventarsi una nuova improbabile strada, che non mancherà di scenette esilaranti di fronte a personaggi assurdi ma gentili che riempiranno le sue giornate. La “fotomanzia” l’aiuterà a ritrovare l’ispirazione perduta e chissà magari anche altro.
Non voglio svelare tutto. Vittoria è un bel libro, divertente ma anche vero che va assolutamente assaporato entrando in empatia con i personaggi che sono, come in tutti i romanzi di Barbara Fiorio, descritti con una precisione da diventare automaticamente familiari, quasi nostri amici.
Barbara Fiorio, oltre a “Vittoria” (Feltrinelli 2018) ha pubblicato anche “Chanel non fa scarpette di cristallo”( Castelvecchi 2011), “Buona fortuna”( Mondadori 2013), “Qualcosa di vero”(Feltrinelli 2015)
Cristina De Regibus 5 ottobre 2018