Sinossi:
È facile smarrire sé stessi nei caruggi bui, lungo la banchina del Porto Antico, nei parchi che come verdi gioielli sono incastonati nel grigio dei palazzi di Genova.
È facile perdere chi ti sta accanto e hai giurato di proteggere: ti volti, e chi ami è svanito nell’ombra. In quella città, dove ha scelto di nascondersi il male più oscuro, Giacomo Minuti deve ritrovare non solo il senso della sua esistenza, ma fare giustizia.
È diventato famoso, ma la fama ha portato con sé cambiamenti che non riesce ad accettare: un nuovo commissario, una nuova mansione che lo porta a contatto con l’umanità più bassa della città.
Questa volta, chi uccide è portatore di una mannaia morale che sembra accanirsi su chi è diverso, colpendolo al cuore nel modo più crudele possibile, portando via non solo la dignità, ma la speranza di una redenzione.
Quando la morale si fa portatrice di giustizia, è lì che si deve cercare la verità.
E Giacomo scoprirà quanto può essere feroce la volontà di fare del bene.
L’autore:
Antonio Lidonnici (Cariati, 1984) di giorno lavora come Credit Risk Manager, mentre di notte diventa un cacciatore di storie da raccontare, sempre con il suo inseparabile taccuino nero in mano.
Irrequieto per indole e affamato di vita, come ama definirsi, si laurea in Economia mentre consegue un Master universitario in Gestione delle Risorse Umane, successivamente si trasferisce ad Asti per lavoro e per amore e oggi vive a Genova. Nel 2015 diventa papà e inizia a lavorare a “L’ombra del glicine“, suo romanzo d’esordio, ispirato dalle vicende di Claudia, una ragazza dal passato burrascoso conosciuta quasi per caso.
Nella stesura di questa storia crea il personaggio dell’ispettore Giacomo Minuti, al quale sceglie di affidare i delicati casi contenuti in “Ossessione” e ne “Le colpe dei padri”, rispettivamente il suo secondo e terzo lavoro.
Tutte le sue storie sono ambientate a Genova.