“Andiamo a vedere il giorno” di Sara Rattaro

Sara Rattaro, scrittrice genovese, affermatasi in pochi anni nel panorama letterario italiano con titoli come “Non volare via” (Ed. Garzanti, 2013), “Niente è come te”(Ed. Garzanti 2014), “L’amore addosso”( Ed Sperling&Kupfer, “2017) , “il cacciatore di sogni”(Ed. Mondadori 2017), vincitrice nel 2015 del premio Bancarella ed altri premi prestigiosi. Grande amica del nostro gruppo dove i suoi romanzi vengono sempre accolti con  entusiasmo e molto amati.

Da “Un uso qualunque di te”(Giunti editore, 2012) il percorso è stato sempre più ricco di successi, Sara ha fatto del suo punto di forza uno stile di scrittura semplice e scorrevole per raccontare sentimenti profondi. Nel 2014 esce “Non volare via” apprezzatissimo sia dai lettori che dalla critica. La storia narra di una famiglia modello formata da Alberto, Sandra e dalla figlia Alice. Nulla sembra poterne  scalfire  l’equilibrio, ma la nascita di Matteo lo minerà fortemente. Il bambino nasce sordo e  le problematiche legate alla disabilità metteranno a dura prova tutta la famiglia e le conseguenze saranno quasi disastrose. La voce narrante di Alberto rende il romanzo particolarmente equilibrato considerando che una scrittrice donna decide di dare completamente in mano la storia ad un uomo, ed in questo Sara si è rivelata una maestra.

E’ indiscutibile il successo che questo romanzo ha ottenuto, un tale successo che Sara decide nel 2018 di dare un seguito a questa bellissima storia, così amata da tutti e scrive “Andiamo a vedere il giorno” (Ed. Sperling&Kupfer, 2018) .

Per noi lettori accaniti di Sara Rattaro la curiosità di sapere cosa sarebbe successo ad Alberto, Sandra, Alice e Matteo ci porta subito in libreria. Il romanzo è un susseguirsi di capitoli scritti in prima persona dai protagonisti, dando la possibilità al lettore di conoscere i pensieri di ogni personaggio. Questa volta i ruoli si sono ribaltati e toccherà ad  Alice essere giudicata e doversi giustificare per i suoi comportamenti.

”NON SAPREI DA DOVE INIZIARE, MAMMA. NON SO NEMMENO SE CAPIRESTI, PERCHE’ NON COMPRENDO TUTTO NEMMENO IO. NON RIESCO NEANCHE A SENTIRMI.”

A Sandra invece, il compito di scoprire il disagio della figlia che le farà caricare la macchina e partire insieme a lei. Comincerà cosi un viaggio fatto di non detti da svelare, per capirsi e conoscersi più profondamente. Anche quando crediamo di conoscere i nostri figli, basta una parola, e le nostre certezze si frantumano. Alice si trova a fuggire dalla sua storia d’amore, è successo qualcosa che ha messo a dura prova le sue sicurezze. La conclusione di questo percorso metterà davanti ad ogni membro della famiglia i propri fantasmi da esorcizzare.

”ESSERE UNA FAMIGLIA SIGNIFICA SOPRAVVIVERE A TUTTE LE COSE CHE PUOI NASCONDERE”

Come tutti i libri di Sara anche questo si legge tutto d’un fiato e  ci accompagna nella lettura con il suo scrivere scorrevole e coinvolgente.

Cristina De Regibus, 29 marzo 2019