Non si può rimanere indifferenti leggendo l’ultimo nato di Lorenzo Marone “Un ragazzo normale”. Sarà che la narrazione è scorrevole e avvincente, sarà perché il protagonista è un ragazzino, un po’ nerd, che non può non contagiarci con la sua ingenuità o forse sarà per la tragica testimonianza di un evento che scosse l’Italia negli anni ’80, la morte di Giancarlo Siani, giornalista, ucciso dalla camorra, sta di fatto che non si avrebbe mai voglia di posare questo libro.
Il nostro protagonista si chiama Mimì e ha solo 12 anni, che possono essere troppi o troppo pochi quando si vive a Napoli. Ma Mimì è un ragazzino curioso, che ama leggere, con una grande passione per i fumetti e soprattutto per i supereroi
“ A dodici anni sono diventato amico di un supereroe.[…].Il mio supereroe non aveva tuta e mantello, non volava, e non era di Gotham city, ma di Napoli,che per certi versi era anche più pericolosa di Gotham , perché da noi di benefattori se ne contavano davvero pochi.Aveva venticinque anni,abitava nel mio condominio,e se ne andava in giro con una strana auto decapottabile verde, un’agenda e una biro.Si chiamava Giancarlo e,nonostante le mie insistenze,diceva di non essere per niente un supereroe. E forse, con il senno di poi, aveva ragione, perché i veri supereroi non muoiono mai, nemmeno se crivellato di colpi. O forse no,forse si sbagliava e avevo ragione io, perché i supereroi alla fine rinascono sempre. In ogni nuova storia.”
Il supereroe in questione invece è Giancarlo Siani, giornalista de “Il mattino” ucciso dalla camorra nel settembre del 1985, sotto lo stabile dove si svolge questa storia e dove il papà di Mimì fa il portiere. E sono proprio le chiacchierate con Giancarlo che daranno a Mimì la consapevolezza sulla malavita di Napoli, argomento tabù in famiglia
Nonostante le sue passioni non comuni ai ragazzini della sua età, il suo migliore amico è Sasà, uno “scugnizzo” scapestrato che non perde occasione per mettersi nei pasticci. Mimì vive in un appartamento piccolissimo con i genitori, una sorella adolescenze con cui si stuzzica spesso e i simpaticissimi nonni. Altro punto fermo della sua vita è Viola, la ricca vicina di casa di cui è innamorato, ma che non sembra ricambiare i suoi sentimenti.
“Nonna stasera devo mangiare con gli amici al pub…” “Al che.?” “Mangiare con gli amici al pub, sai cos’è? E’ un locale all’avanguardia, pieno di luci e musica, dove ti servono panini grandi quanto Giove”. E mimai le dimensioni con le due mani unite, “una cosa da paninari insomma!” “Da che? Mimì ma comme parli, io nun te capisco!” “Va be’, lascia stare. Insomma….io mi devo recare in questo luogo solo che…ecco…non ho denaro con me, i soldi che mi ha dato mamma stamattina li ho colpevolmente spesi tutti.” Lei si sfilò gli occhiali e mi dedicò uno sguardo serio “E che ci hai fatto?” “Ho comprato un gelato e una Coca Cola a Viola” “Chi è Viola?” “La mia ragazza,” risposi d’istinto senza immaginare la caterva di problemi che mi ero appena tirato addosso con quella frase. “Ah” disse infatti lei rabbonita “Allora aveva ragione tua sorella, ti sì mis’ ‘a fa l’ammore!” […] “ E sei innamorato?” Feci di sì con la testa, lei sorrise, si alzò e aprì un cassetto della credenza dal quale sfilò diemila lire. “Tiè” disse poi, e mi tirò un pizzicotto sotto il mento. […] “Nonna..” “Che c’è ancora?” “Quello che ti ho appena confidato su Viola..” “Eh..” “Ti pregherei di no parlarne con nessuno, è un segreto tra me e te.” “Eh Mimì, figurati, a chi l’aggia dicere? Vai tranquillo!” Restai a scrutare la sua figura, ma lei non sollevò lo sguardo, così mi allontanai titubante, sperando che mantenesse il riserbo. Mai speranza fu più vana: il giorno seguente in casa mi sorridevano tutti. “
E’ un libro che mi sento assolutamente di consigliare perché oltre ad un’importante testimonianza, è un libro dallo stile inconfondibile, quello di Lorenzo Marone, delicato e sincero che fa innamorare di questo autore, di cui amerete anche “La tentazione di essere felici (2015), “La tristezza ha il sonno leggero” (2016), “Magari domani resto” (2017)
Cristina De Regibus 5 agosto 2018