Patrizia Serra

Orsola, una giornalista entusiasta del suo lavoro, s’innamora di Albo perché è il contrario di suo padre: un uomo ignorante e bugiardo, che esplode per un nonnulla. Albo invece è beneducato, affidabile e fin troppo sincero: è l’uomo giusto da sposare.

La protagonista decide di buon grado di licenziarsi per seguire il marito che ha accettato un trasferimento temporaneo all’estero: tanto sa che, al ritorno, riprenderà a fare il lavoro che ama.

Ma il rientro in Italia si allontana sempre di più e la vita di Orsola viene scandita dai traslochi: da un continente all’altro, la protagonista si ritrova a misurare il proprio mondo e il proprio io solo attraverso le parole di approvazione o dissenso di un marito completamente votato alla carriera.

Incastrata nel meccanismo del matrimonio e della maternità, riaffiora in lei il “gene della servitù”, quel cromosoma ereditato dalla genealogia femminile che, nel momento in cui entra un uomo nella propria vita, risveglia il senso del dovere ancestrale che spinge a fare di tutto per renderlo felice, a sacrificare sé stesse per il suo bene.

Il sentiero sembra ormai solcato, ma l’ultimo trasloco non va come previsto…